Descrizione
La prima notizia sulla sua esistenza la troviamo in un estimo del 1377, anche se probabilmente una chiesa esisteva già nel 1260 sotto la dipendenza della pieve di Santa Felicita di Valdicastello. Nella seconda metà del XV° secolo subisce un'opera di ampliamento. Nel 1598 vennero spesi 40 scudi per il campanile pericolante e 50 per rifare le campane, e nel 1609 fu spesa la somma di 160 scudi per fondere una nuova campana. Nel 1651 gli fu concesso il titolo di arcipretura e il fonte battesimale. Nel 1789 venne inglobata dalla Diocesi di Pisa. La chiesa attuale fu costruita sul luogo dell'antica tra il 1860 e il 1864 e venne consacrata l'11 luglio 1876 (Giulio Salvatori ne “Gli ultimi ferrieri” sottolinea che “nel 1883 fu portata a termine una grande ristrutturazione: era parroco l'arciprete Barlam Pardelli. Una lapide sulla facciata della chiesa ne fa testo”). Nel 1912 un terremoto fece cadere la volta della chiesa, danneggiò la sacrestia e la canonica e rese impraticabile il campanile, che venne demolito. Grazie al contributo degli abitanti di Pomezzana furono ristrutturate la chiesa e la canonica, e nel 1915 venne nuovamente eretto il campanile. La chiesa ha un ricco patrimonio di opere di arte sacra e di arredi, tra cui sono da menzionare: una croce astile in argento databile tra la fine del XIII° e l'inizio del XIV° secolo opera di argentieri lucchesi, una tela di Gaspare Mannucci raffigurante l'Ultima Cena e risalente agli inizi del '600 (restaurata nel 2001 da Sonia Balderi e Daniela Frati) collocata nel 2° altare a sinistra ed una pala processionale del
1490 raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Sisto e Pietro, opera del pittore Bernardino del Castelletto, attualmente custodita nel Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca.
Infine, nel piazzale antistante la chiesa, voluto dalla popolazione e dalla locale Associazione Combattenti e Reduci, si trova il monumento ai caduti – con la dicitura Pomezzana ai suoi Caduti, inaugurato il 20 agosto 1976. L'opera, in pietra del Cardoso ed in marmo, raffigura varie simbologie come il cannone, il fucile, l'ancora e l'aquila, che stanno a significare la guerra, la libertà e la vittoria.