Descrizione
Secondo gli studi fatti dal professor Antonucci, la chiesa risale a prima del Mille: infatti, a giudicare dai vari simboli che appaiono scolpiti in numerose bozze della facciata e dalla stessa intitolazione a San Michele Arcangelo, fatto molto frequente nel periodo della dominazione longobarda (VIII°-IX° sec.), la chiesa risalirebbe all'epoca delle pievi romaniche più antiche della Versilia. La struttura originaria era a una sola navata, composta di pietre quadrate e adornata di marmi provenienti dalle cave vicine. Menzionata nelle Rationes decimarum del 1260, fu prima dipendente dalla pieve di Santa Felicita in Valdicastello, poi fece parte della pievania di Stazzema e, dopo essere stata eretta in parrocchia nel 1563, con questa passò dalla diocesi di Lucca a quella di Pisa il 18 luglio 1789. Nell’interno della chiesa troviamo ben 5 altari, ricchi di marmi policromi lavorati a tarsia: altare maggiore, con ciborio e due antiche statue di marmo bianco raffiguranti San Michele e San Girolamo con un Cristo ligneo attribuito a Roberto Cipriani; altare del Corpus Domini con due colonne di marmo mischio e una pala lignea in bassorilievo policromo raffigurante l'Ultima Cena, sempre opera del Cipriani; altare della Cintola, con sculture in rilievo di marmo statuario a torciglione; altare di San Michele, con quadro raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Michele Arcangelo, Giuseppe, Luigi, Apollonia e Girolamo; altare del Rosario, con ciborio con due colonne di marmo a torciglione, statua della Madonna di marmo bianco con 15 bassorilievi raffiguranti i misteri del rosario. Inoltre possono essere ammirati un magnifico Ciborio di Lorenzo Stagi, opera del 1497, oggi adottato come fonte battesimale al posto dell'antico battistero, realizzato nel 1593 probabilmente da Donato Benti; il pulpito in marmo con le sculture dei quattro evangelisti, opera del 1739 di Carlo Andrea Comi di Carrara e il monumentale organo del 1748 costruito da Domenico Lancioni.