Il Decreto Legge 4 maggio 2023 n. 48 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023, convertito in legge 3 luglio 2023, n. 85, ha istituito, a decorrere dal 1 gennaio 2024, l’assegno di inclusione, in sostituzione del reddito di cittadinanza, quale misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.
L’Assegno di inclusione è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e
professionale, condizionata alla prova dei mezzi e alla adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Per ricevere il beneficio economico in oggetto il soggetto richiedente deve effettuare l’iscrizione presso il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) al fine di sottoscrivere un patto di attivazione digitale;
I Nuclei Familiari beneficiari dell’Assegno di inclusione, una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale, sono tenuti ad aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa. Il percorso viene definito nell’ambito di uno o più progetti finalizzati ad identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.
Ai sensi dell’art 6 comma 5 bis del citato decreto, può essere previsto nell’ambito del percorso personalizzato, l’impegno alla partecipazione a titolo gratuito a progetti utili alla collettività (PUC), a titolarità dei Comuni o di Altre Amministrazioni Pubbliche. Tali progetti potranno essere realizzati compatibilmente con le altre attività del beneficiario, presso il comune di residenza e dovranno avere finalità in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni attraverso la collaborazione con Enti del Terzo Settore.
Il Decreto Legge di cui trattasi ha introdotto quale ulteriore misura per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, il “Supporto per la formazione e il lavoro” mediante la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.
Nelle misure del Supporto per la formazione e il lavoro rientrano anche i progetti utili alla collettività definiti ai sensi dell’articolo 6, comma 5 -bis, del citato decreto.
PRESO ATTO della delibera della Conferenza Zonale dei Sindaci della Versilia n. 2 del 20 luglio 2021 che stabilisce che:
– il Comune di Viareggio è il soggetto delegato per l’attivazione della procedura pubblica per l’individuazione degli Enti di Terzo Settore per la presentazione e l’attuazione di Progetti Utili alla Collettività;
– i Comuni singolarmente facenti parte l’Ambito territoriale Versilia, attraverso le proprie strutture organizzative, sono responsabili dell’approvazione, attuazione e monitoraggio dei Progetti Utili alla Collettiva (PUC) sul proprio territorio e dovranno nominare un Responsabile per la realizzazione degli stessi (Responsabile PUC) all’interno del proprio ente che sarà la figura referente per le attività di coordinamento a livello di Ambito;
– le spese relative alla realizzazione dei Progetti Utili alla Collettività indicati nelle proposte progettuali dei Enti del Terzo Settore che parteciperanno saranno poste a carico della Quota Servizi del Fondo Povertà anno 2020 di cui il Comune di Viareggio è soggetto gestore.
Il Comune di Viareggio ha RITENUTO OPPORTUNO E NECESSARIO, alla luce delle novità introdotte dal Decreto Legge 4 maggio 2023 n 48, procedere alla proroga del termine dell’avviso pubblicato con Determinazione Dirigenziale n. 1399 del 23/08/2021 per l’acquisizione di manifestazione di interesse per la individuazione di Enti del Terzo Settore interessati alla realizzazione di “Progetti Utili alla Collettività” con il coinvolgimento dei beneficiari dell’assegno di inclusione/ Supporto per
la formazione e il lavoro fino al 31/12/2025.
L’esame delle domande avverrà tramite istruttoria in applicazione dei principi
della L. 241/1990 “ Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”