A Cardoso una mostra di grafiche dedicata all’ambiente contadino versiliese di fine Ottocento nelle opere di Filadelfo Simi

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L’esposizione raccoglie circa cinquanta opere grafiche del maestro Filadelfo Simi, tra disegni, carboncini e veline, provenienti in gran parte dall’Archivio Studio Simi, alcune delle quali vengono presentate al pubblico per la prima volta.

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09 Dicembre 2025

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STAZZEMA. Cardoso accogliere un evento di grande valore culturale e identitario: domenica 16 dicembre, alle ore 16, al Palazzo della Cultura è stata inaugurata la mostra di grafiche “Fra le rossastre nubi – stormi di uccelli neri… L’ambiente contadino versiliese di fine ’800 nella grafica di Filadelfo Simi”, curata dal dottor Maurizio Bertellotti.

L’esposizione raccoglie circa cinquanta opere grafiche del maestro Filadelfo Simi, tra disegni, carboncini e veline, provenienti in gran parte dall’Archivio Studio Simi, alcune delle quali vengono presentate al pubblico per la prima volta. Si tratta di studi preparatori, bozzetti e schizzi che raccontano l’evoluzione del lavoro artistico di Simi e il suo profondo legame con la terra d’origine, quella Versilia rurale di fine Ottocento che egli seppe restituire con rara sensibilità.

Il percorso espositivo è articolato in diverse sezioni tematiche che permettono di “toccare con mano” il processo creativo dell’artista. Tra queste spiccano quelle dedicate a La Preghiera della sera (opera conservata presso la Banca di Credito Cooperativo) e Le Parche, di cui sono presentati disegni preparatori e studi su velina. Accanto ai volti e alle figure dei protagonisti di questi celebri dipinti – la donna che fila, il vecchio che si riposa, la ragazza che ride o porta la stia – il visitatore potrà scoprire numerosi bozzetti inediti, esposti anche se non restaurati, proprio per restituire la freschezza e l’autenticità del lavoro di Simi.

A completare l’allestimento, una suggestiva selezione di oggetti originali dell’epoca contadina: secchie di rame, selle, utensili da lavoro e strumenti domestici, disposti di fronte ai disegni corrispondenti per creare un dialogo diretto tra arte e realtà quotidiana. In tutto, una trentina di pezzi che evocano la vita semplice ma intensa delle campagne versiliesi tra il 1890 e il 1903. Esposto anche il dipinto L’Altalena e il busto di Filadelfo Simi, realizzato dallo scultore Buratti di Pietrasanta.

«È una sfida – spiega il curatore Maurizio Bertellotti – proporre un’iniziativa così importante in un luogo defilato come Cardoso. Abbiamo voluto portare la cultura anche fuori dai centri principali, per dimostrare che l’arte può vivere e respirare ovunque. L’obiettivo è raccontare l’anima contadina della nostra terra, in un periodo storico in cui l’autunno, con le sue atmosfere di San Martino, rappresentava un momento di bilancio e rinascita per la comunità. Domenica l’inaugurazione sarà una vera festa, accompagnata da un momento musicale a cura di un complesso folkloristico».

La mostra, promossa dal Comune di Stazzema in collaborazione con lo Studio Simi e resterà aperta nei fine settimana per tre mesi.

A sottolineare il valore dell’iniziativa, l’assessore alla cultura Anna Guidi ha dichiarato: «Fra pochi giorni al Palazzo a Cardoso aprirà una grande mostra sulla civiltà rurale di fine Ottocento nella grafica di Filadelfo Simi. L’ambiente contadino sarà illustrato da varie angolazioni, restando il filo conduttore l’opera del grande pittore che a Stazzema, a Levigliani per l’esattezza, ebbe i natali e nel capoluogo casa e studio. Ringrazio per la fattiva collaborazione lo Studio Simi nelle persone di Moreno Gherardi e del dottor Maurizio Bertellotti, che dell’evento è curatore. Visitabile nei fine settimana per tre mesi, l’evento richiama l’attenzione su aspetti concreti dell’ambiente contadino attraverso oggetti di uso quotidiano nel lavoro e in famiglia. Il titolo, un verso della ben nota poesia San Martino, sintetizza egregiamente le suggestioni dell’autunno e vuol essere anche un omaggio all’autore, Giosuè Carducci, che – bambino – per qualche tempo ebbe casa a Pontestazzemese. Domenica 16 inaugurazione all’insegna di una festa di immagini, musiche e gusto».

Ultimo aggiornamento: 09/12/2025, 13:27

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