Descrizione
POSIZIONE GEOGRAFICA
Il paese è posto su un versante del Monte Alto (882 m), di fronte al paese di Pruno. Da qui il detto paesano “da Pruno a Volegno ci van le donne a veglio”.
STORIA
Nelle vicinanze della Buca dell'Osso e della Grotta-Cava Sigali sono state rinvenute tracce della presenza degli Etruschi e della lavorazione di pietra, osso e argilla. Il toponimo Volegno ricorda il Dio del sole ligure, cioè Beleno-Belenio rappresentato iconograficamente con una testa raggiata e sopravvissuto in vari toponimi della Liguria. Il toponimo trae origine dal fenomeno che si verifica verso la metà di maggio, quando l'ombra del Monte Forato si proietta su un boschetto sito a pochi metri a est di Volegno, dove gli sciamaniliguri e i druidi celtici sceglievano, per i riti di iniziazione, una selva dove si proiettasse, all'alba del solstizio, l'ombra di una montagna sacra. Altri sostengono che derivi da nomi personali di origine latina. Altri ancora che derivi da Voluno, o Volinius, un albero fruttifero.
Di Volegno si fa menzione per la prima volta in un documento di proprietà di alcuni livelli del 1018. Viene poi citato da Guido da Vallecchia che annota che nel 1219 beni di Volegno appartenevano ai Nobili di Vallecchia e di Corvaia.
Il comunello di Volegno fu uno dei primi, all'epoca della repubblica fiorentina, a formare il proprio statuto, che venne approvato da Firenze il 29 aprile 1524.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Giannelli, Giorgio Almanacco Versiliese, Edizioni Versilia Oggi, 2001, vol. 4 (vedi voce “Volegno” e “Santa Maria delle Grazie”)
- Gierut Lodovico (a cura di), Monumenti e Lapidi in Versilia in memoria dei Caduti di tutte le guerre, Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra – Comitato provinciale di Lucca, 2001.