Descrizione
POSIZIONE GEOGRAFICA
Piccolo paese adagiato ai piedi del monte Corchia, cinto da boschi di castagni ad una quota di 500 m. s.l.m. Sulla strada Seravezza-Levigliani, dopo il canale delle Lame, si lascia la via d'Arni, si passa dall'abitato di San Rocco e si entra in Terrinca.
STORIA
Il toponimo viene collocato tra i nomi germanici come Turo, Turingo, Turino, Tura, Terrina; probabilmente da Turinca, alterato per etimologia volgare da terra. Un'altra ipotesi è la derivazione da Turingia, regione tedesca dalla quale si potrebbe pensare provenisse quel gruppo di gente armata che si stabilì in Versilia durante una delle tante invasioni in Italia.
Il paese è il più antico della Versilia. Reperti risalenti al III e II secolo a.C. Consistenti in tombe a cassetta e arredi funerari furono ritrovati nella valle di Terrinca. Si ritiene sia stata fondata dai coloni lunensi al tempo di Roma. Le prime testimonianze scritte risalgono al 766 d.C., all’epoca della dominazione longobarda in Italia.
In una sentenza del 1347, emessa dal conte Ranieri Donoratico Della Gherardesca capitano di Pisa, è citata anche Terrinca come zona di confine dei possessi che dovevano tornare ai Nobili di Versilia.
Nel 1376 diviene comune autonomo assieme a Levigliani. Nel 1386 si ha notizia della chiesa dedicata a S. Clemente e S. Colombano. La reputazione della comunità crebbe al punto che, nel 1406, riuscì a ottenere dalla diocesi di Luni e Sarzana la possibilità di battezzare i neonati.
Nel 1484 il paese passò sotto il dominio fiorentino. Nel 1606 si tentò di stabilire i confini deibeni comunali di Terrinca a uso civicoper farne un nuovo libro.
Nel 1879 venne inagurata la Strada Nuova prevedendo il pagamento di un pedaggio per quarantacinque anni.
MONUMENTO AI CADUTI
Il monumento è alto circa 5 metri e rappresenta la figura del Redentore, a firma di Armando Poli ed inaugurato nel 1933. Si trova nel Parco della Rimembranza assieme a 38 targhe con altrettanti nomi posti alla base di annosi cipressi: da un lato la scritta “Terrinca ai suoi gloriosi figli caduti per la Patria” e dall'altro “Perchè l'Italia salisse essi offersero in dono la vita 1858-1918”.
MONUMENTO AI CADUTI DELLA II GUERRA MONDIALE
Il gruppo marmoreo, poggiato su un basamento, ad onore dei compaesani caduti, eca la scritta “Terrinca in onore ai suoi Caduti dispersi militari e civili posa a ricordo del loro sacrificio questa memoria 1940-1945”, con l'Italia raffigurata tra uno studente ed un militare. È stato inaugurato il 12 giugno 1955.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
- Giannelli, Giorgio Almanacco Versiliese, Edizioni Versilia Oggi, 2001, vol. 4 (vedi voce “Terrinca”, “San Colombano” e “Santi Clemente e Colombano”)
- Gierut Lodovico (a cura di), Monumenti e Lapidi in Versilia in memoria dei Caduti di tutte le guerre, Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra – Comitato provinciale di Lucca, 2001.